Cup of China - Considerazioni generali/perplessità

La Cup of China è la prima tappa Gran Prix che ho avuto modo di seguire integralmente. Le prime due purtroppo no, per le quali mi sono dovuta accontentare delle sintesi su Raisport e qualche video su youtube.

Ho quindi aspettato questa tappa (che mi ha portato, assieme alle due precedenti,  ad aver visto un bel po’ di programmi, se non altro quelli delle teste di serie di questo sport) per esprimere quella che credevo fosse solo una mia perplessità e che invece ho notato comincia ad essere espressa da diverse voci.  In breve, non so voi, ma non ho ancora visto  una coreografia, un “idea” che mi abbia davvero colpita.  Sento dire che si tratta di un trend caratteristico dell’anno olimpico: non si vuole rischiare, si va sul sicuro, si rimane sul “classico”, non si sperimenta nulla di nuovo. Così però si corre il rischio che nessuno di questi programmi venga ricordato nel corso del  tempo, oltre a non aggiungere nulla in termini di innovazione in quando non si fanno passi avanti (se non sul tecnico, ma non è di questo che sto parlando). Penso ai programmi che ho visto fino ad ora e mi chiedo: quali di questi mi ricorderò tra 10 anni? Riposta: probabilmente nessuno.  

Non dico che non mi sia piaciuto nessun programma, alcuni sono incantevoli nella loro struttura classica (ne cito solo due: fd Virtue/Moir e fs Savchenko/Szolkowy. Altri bei programmi, sì ce ne sono. Ma ripeto nulla di nuovo, nulla che meriti di passare alla storia.

Mi piacerebbe sentire anche la vostra opinione.

Io condivido in pieno la tua perplessità.
S/S classicheggianti e con vestiti "umani" la dice lunga sulla "noiosità" dell'anno olimpico.

I miei dieci cent sulla CUP OF CHINA 2013 =)

10. Lo sponsor. La LEXUS, scritto così tutto maiuscolo, ha sponsorizzato la Cup of China e per non farcelo dimenticare non solo ha "firmato" il ghiaccio e le balaustre ma ha piazzato a bordo pista uno dei suoi modelli nelle tonalità dell'acciaio. Non paga di questa presenza la regia della gara decide di sottolineare il patronato ogni volta che gli atleti si trovano in presenza del logo ghiacciato, ecco le inquadrature cambiare e divenire fantasiose. Lo scopo? Permettere allo spettatore di vedere il logo senza perdere il dettaglio tecnico del passaggio dell'atleta. Qui non siamo davanti ad un messaggio subliminale, ma ad una palese intenzione!
9. I toni della gara, inutile che ci giriamo intorno, questa Cup of China ha riservato poche emozioni, molti errori e l'impressione che la classifica mondiale quest'anno sarà affollata di atleti separati da una manciata di punti acquisiti a scapito delle cadute altrui o delle penalità assegnate dai giudici.
8. La Cina. I rappresentanti cinesi erano ampiamente presenti in ogni settore di gara, ma non hanno saputo essere competitivi se non in due delle discipline del settore. Hanno riconformato la loro tradizione della categoria Pairs e si sono affacciati con un certo successo nel settore Men. Inaspettatamente s'è presentato il crollo nel settore Ladies, stop momentaneo o segno di una crisi che se protratta potrebbe aprire degli spazi ad altre atlete?
7. Il tifo cinese era sentito, ma unicamente per i propri atleti. Un pubblico freddo, che sembrava impreparato a certi exploit tecnici che venivano sottolineati con molti "ah" ed "oh" di meraviglia. In un certo senso è stato strano assistere al comportamento di questo pubblico.
6. L'Europa all'attacco. Francia e Germania hanno piazzato i loro atleti sul podio rispettivamente nell'Ice dance e nelle Pairs, a dimostrazione che questo sport è ancora sufficientemente equilibrato da non essere diventato appannaggio di solo due/tre nazioni. Questa cosa mi piace, perché mantiene il flusso vitale ed energetico.
5. Gli atleti della categoria junior che hanno fatto il loro ingresso nella categoria senior quest'anno stanno scaldando i motori; alcuni - come i russi - sono già temibili avversari, altri devono ancora adattarsi al salto. In ogni caso, anche se quest'anno vedrà degli addii importanti il ricambio è assicurato. Insomma, nuove stelle si annunceranno e questi ISU GP sono il momento migliore - secondo me - per iniziare a fare "scommesse" sui nomi del futuro.
4. Due giorni di gara, praticamente sono rimasta bloccata alla poltrona per un sacco di tempo. Ora, sono consapevole che si vuole mantenere un calendario d'azione per gli atleti... ma non si potrebbe spalmare il tutto in modo da non annientarci la vita sociale?
3. Pollice in su, infine, agli utenti di Youtube che diventano sempre più veloci nel riuscire a coprire l'evento con i vari segmenti d'azione esistenti. Questo m'aiuta nel dare i responsi in tempo reale, a vantaggio di chi non ha voglia o tempo di poter seguire in diretta l'evento. Grazie!
2. Carolina Kostner. C'è ed in entrambi i programmi riesce a portare a casa un buon risultato, resta il problema dei punti di detrazione di cui sembra non voler fare a meno. Siamo ad inizio stagione, è vero, si può migliorare... ma, se tale maturità non sarà raggiunta, potrebbe diventare un problema portare a casa una medaglia con le russe che premono a quella maniera.
1. I commentatori di Eurosport British emozionati e vicinissimi agli atleti non hanno mai mancato di far presente pregi e difetti di ogni singolo atleta rimanendo assolutamente neutrali. Che dire? Viva la professionalità!

Fonte: My blog (dove ci sono anche i commenti sezione per sezione, che non ho postato in questi giorni per non spammare troppo... scusate XD)