Skate America - UOMINI

ENTRIES

No. Name Nation
1 Brendan KERRY AUS 1
2 Han YAN       CHN 2
3 Florent AMODIO FRA 3
4 Alexei BYCHENKO ISR 4
5 Takahito MURA JPN 5
6 Shoma UNO JPN 5
7 Denis TEN        KAZ 6
8 Konstantin MENSHOV RUS 7
9 Adian PITKEEV    RUS 7
10 Max AARON        USA 8
11 Jason BROWN USA 8
12 Ross MINER        USA 8

Programma corto uomini - articolo Neveitalia

Max Aaron sorprende i favoriti nel corto di Skate America

La prima giornata di Skate America, tappa di apertura del Grand Prix di pattinaggio di figura ospitata della "UW–Milwaukee Panther Arena" di Milwaukee, si è conclusa con il programma corto maschile, che ha sancito un equilibrio andato ben oltre le aspettative della vigilia.



Ben otto atleti sono ancora perfettamente in corsa per podio e vittoria e, alla luce del verdetto del ghiaccio, appare tutt'altro che banale lanciarsi in pronostici.

Gli Stati Uniti hanno concluso una giornata trionfale raccogliendo il terzo successo in quattro segmenti di gara, ma non l'hanno fatto con il tanto atteso e pubblicizzato Jason Brown, bensì con Max Aaron. Nell'occasione, l'antico brocardo chi non sbaglia vince è stato ampiamente rispettato ed alla fine l'ha spuntata proprio colui che è riuscito ad evitare sbavature degne di note.

Il ventitreenne di stanza a Colorado Springs è stato l'unico veramente impeccabile sugli elementi di salto, palesando rispetto al recente passato anche notevoli progressi sul fronte artistico, abitualmente l'anello debole della catena. Sceso in pista sulle impegnative note di "Nessun Dorma", tratte dalla Turandot di Puccini, Aaron ha completato in apertura una combinazione quadruplo salchow/triplo toeloop e, a seguire, uno spettacolare triplo axel. Archiviato senza problemi il triplo lutz preceduto dal passo, collocato nella seconda metà della musica, l'allievo di Tom Zakrajsek è riuscito a non lasciare sul piattro troppi punti su passi e trottole andando a stabilire il nuovo primato personale.

Se in virtù di quanto emerso nella sessione mattutina di allenamento era prevedebile una prova di spessore da parte di Aaron, non altrettanto si poteva dire per il cinese Han Yan, che non era riuscito a chiudere in alcun modo il quadruplo toeloop. Tuttavia, la musica è completamente cambiata quando contava e il diciannovenne di Pechino ha aperto la sua prova con un buon quadruplo toeloop aggiungendo un triplo axel di qualità, collocato nella seconda metà della musica. In chiave vittoria parziale, fatale è stato un atterraggio con mani in terra della combinazione triplo lutz/triplo toeloop, ma il distacco dal vincitore è rimasto nell'ordine dei quattordici centesimi di punto.

Il veterano russo Konstantin Menshov non è stato da meno dei più giovani avversari ed è stato l'unico a completare due salti quadrupli. Il quasi trentatreenne di San Pieotrburgo ha aperto la sua prova con la consueta combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop ed ha poi eseguito un quadruplo salchow preceduto dal passo. La principale sbavatura ha riguardato l'atterraggio del triplo axel, comunque salvato con i denti. Supportato dal migliore punteggio tecnico di giornata l'allievo di Evgeni Rukavitsin ha chiuso la prova con mezzo punto di distacco dalla vetta.

Il diciassettenne giapponese Shoma Uno, non a torto considerato il favorito per la vittoria, si è dovuto accontentare della quarta piazza, penalizzato da una caduta sul tentativo di quadruplo toeloop preceduto dal passo. Il campione mondiale juniores in carica, staccato dalla vetta di poco meno di sei punti, ha preceduto di un'incollatura il diciassettenne russo Adian Pitkeev, autore di una delle prestazioni più convincenti in categoria maggiore. L'allievo di Eteri Tutberidze, dopo avere completato un quadruplo toeloop, ha eseguito un buon triplo axel e la combinazione triplo lutz/triplo toeloop, entrambi collocati nella seconda metà della musica, riuscendo a ritoccare il primato personale.

Il kazako Denis Ten, caduto sul quadruplo toeloop di apertura, non è andato oltre la sesta posizione con il rammarico per uno scellerato ingresso della trottola combinata e per un'esecuzione non impeccabile della combinazione triplo lutz/triplo toeloop, depauperata di valore per via del secondo salto sottoruotato. Gli statunitensi Ross Miner e Jason Brown, unici atleti scesi in pista senza l'intenzione di eseguire un salto quadruplo, hanno tenuto la scia del gruppo guidato da Shoma Uno. Se però Miner ha completato quanto pianificato senza alcuna sbavatura, non altrettanto si può dire per Jason Brown, premiato con il migliore riscontro nella somma delle componenti del programma. Il campione nazionale a stelle e strisce ha, infatti, macchiato la sua prova con uno strano passaggio a vuoto sulla combinazione, determinato da un problema di puntata su quello che sarebbe dovuto essere un triplo toeloop, ma che alla fine si è rivelato un inutile toeloop semplice.

Il giapponese Takahito Mura, alle prese con qualche problema fisico, ha chiuso la prova in decima posizione preceduto dal francese Florent Amodio.

CLASSIFICA PROGRAMMA CORTO MASCHILE

1) USA - Max AARON
86.67 (47.96|38.71) PB
2) CHN - Han YAN
86.53 (46.25|40.28)
3) RUS - Konstantin MENSHOV
86.15 (48.61|37.54)
4) JPN - Shoma UNO
80.78 (43.28|38.50) - 1.00
5) RUS - Adian PITKEEV
79.90 (44.36|35.54) PB
6) KAZ - Denis TEN
79.02 (38.24|41.78) - 1.00
7) USA - Ross MINER
78.96 (41.99|36.97)
8 ) USA - Jason BROWN
78.64 (36.57|42.07)
9) FRA - Florent AMODIO
71.96 (35.13|36.83)
10) JPN - Takahito MURA
71.66 (32.80|38.86)
11) AUS - Brendan KERRY
65.41 (33.34|32.07)
12) ISR - Alexei BYCHENKO
50.68 (19.58|32.10) - 1.00

Legenda

PB - Personal best - primato personale

Programma libero maschile - articolo Neveitalia




Max Aaron beffa sul filo di lana Shoma Uno conquistando il primo successo nel Grand Prix

A distanza di quattro anni dall'ultimo successo ottenuto in Cina da Jeremy Abbott, un pattinatore statunitense è tornato sul gradino più alto del podio in una tappa di qualificazione del Grand Prix.

Il merito non è stato dell'atteso e tanto pubblicizzato Jason Brown, ma di Max Aaron, che, al termine di una lotta sul filo dei centesimi con il giovane giapponese Shoma Uno, ha espugnato la "UW–Milwaukee Panther Arena" di Milwaukee, sede di Skate America. Peraltro, per trovare un successo a stelle e strisce nell'appuntamento di casa, è necessario tornare al lontano 2009 quando Evan Lysacek si impose a Lake Placid.

La trentaquattresima edizione di Skate America si è perciò conclusa in maniera trionfale per il movimento statunitense, capace di ottenere due successi e podi in ciascuna competizione.

Il ventitreenne Aaron, dopo avere pattinato un programma corto senza sbavature degne di nota, si è ripetuto nel segmento più lungo di gara evidenziando una consistenza sugli elementi di salto, vista a intermittenza nel passato. Sceso in pista sulle note della colonna sonora del film "Black Swan", l'allievo di Tom Zakrajsek ha eseguito in maniera impeccabile due quadrupli salchow e sei salti tripli, tra cui due axel di elevata fattura. L'unico piccolo passaggio a vuoto è arrivato sul banale doppio axel finale, ma non ha macchiato in alcuna maniera una prestazione da primo della classe. In particolare, ha destato impressione la notevole condizione atletica del vincitore, capace di eseguire nella seconda metà della musica un quadruplo salchow, un triplo axel e la combinazione triplo lutz/euler/triplo salchow. La qualità evidenziata sugli elementi di salto, abbinata ad una coreografia studiata ad hoc per nascondere i principali difetti, ha consentito ad Aaron di abbattere per la prima volta in carriera la soglia degli ottanta punti sulla somma delle componenti del programma e di ritoccare tutti i primati personali. A margine, va rimarcato come il 258.95 ottenuto a Milwaukee rappresenti la terza prestazione all-time per il movimento statunitense alle spalle dei riscontri raggiunti nella passata stagione da Brown (263.17) e da Farris (260.01)

L'ancora diciassettenne giapponese Shoma Uno è stato il migliore del lotto nel programma libero, ma per debuttare nel Grand Prix con un successo è mancato all'appello poco più di un punto e mezzo. Il campione iridato juniores è riuscito ad eseguire il layout di salto pianificato completando due quadrupli toeloop, il secondo dopo tre minuti di programma, sette salti tripli, tra cui due axel, e un doppio axel. Le uniche piccole sbavature hanno riguardato l'atterraggio del primo quadruplo toeloop, salvato con destrezza, e la trottola combinata finale cui è mancata una delle posizioni richieste. Per il resto, l'allievo di Machiko Yamada si è fatto notare per l'innata capacità di restare sempre sulla nota deliziando il pubblico con una convincente interpretazione della Turandot di Puccini.

In un programma libero in cui tutti gli atleti in gara hanno effettuato almeno un tentativo di salto quadruplo, i primi due classificati hanno fatto il vuoto infliggendo distacchi abissali alla concorrenza.

Il podio è stato completato dallo statunitense Jason Brown, che, nonostante gli errori sugli elementi di salto di maggiore valore, è riuscito a rimanere in quota grazie al migliore riscontro in assoluto sulla somma delle componenti del programma. La prova del campione nazionale a stelle e strisce è stata caratterizata dall'eccellenza su passi, trottole e passaggi di transizione, ma macchiata da troppi atterraggi incerti.

Il cinese Han Yan e il giovane russo Adian Pitkeev, rispettivamente quarto e sesto, hanno perso la possibilità di salire sul podio mancando un tentativo di triplo axel, aperto in volo in fotocopia dopo una sola rotazione. Il diciassettenne allievo di Eteri Tutberidze ha però completato due quadrupli toeloop togliendosi la soddisfazione di sbriciolare il primato personale. Nel mezzo si è piazzato il russo Konstantin Menshov, che nelle tappe di Grand Prix ha già collezionato sei piazzamenti tra quarto e quinto posto. Il quasi trentatreenne di San Pietroburgo, sul podio al termine dello short program, è stato tradito da una caduta su quadruplo salchow e dal secondo tentativo di quadruplo toeloop non andato a buon fine.

Merita una menzione l'ottavo posto finale del ventenne figlio d'arte Brendan Kerry, primo australiano nella storia a infrangere la barriera dei duecento punti. Tra le altre cose, numeri a parte, non sono passati inosservati l'ottimo quadruplo toeloop e i due tripli axel completati nel programma libero.

Le note dolenti della gara portano i nomi di Denis Ten e Takahito Mura, alla fine nono e decimo, complici problemi fisici di diversa sorta. Il ventiduenne kazako ha confermato il suo rapporto complesso con il Grand Prix, palesando una chiara impressione di smarrimento dopo ciascuna delle tre cadute di giornata. Per fotografare la prestazione del medagliato olimpico, è sufficiente rimarcare come i primi quattro elementi di salto abbiano garantito alla causa poco meno di dieci punti anzichè gli oltre quarantadue pianificati al netto del grado di esecuzione.

Grazie a Max Aaron, gli Stati Uniti hanno archiviato il diciannovesimo successo in una tappa di qualificazione, cui vanno aggiunte due affermazioni in finale (Abbott e Lysacek).

CLASSIFICA FINALE

1) USA - Max AARON
258.95 (1|2) PB
2) JPN - Shoma UNO
257.43 (4|1) PB
3) USA - Jason BROWN
238.47 (8|3)
4) CHN - Han YAN
236.03 (2|5)
5) RUS - Konstantin MENSHOV
230.79 (3|6)
6) RUS - Adian PITKEEV
230.75 (5|4) PB
7) USA - Ross MINER
215.11 (7|
AUS - Brendan KERRY
203.48 (11|7) NR
9) KAZ - Denis TEN
201.52 (6|11)
10) JPN - Takahito MURA
200.83 (10|9)
11) FRA - Florent AMODIO
197.45 (9|10)
12) ISR - Alexei BYCHENKO
171.83 (12|12)

Legenda

NR - National record - primato nazionale
PB - Personal best - primato personale