Intervista rilasciata a GoldenSkate: http://www.goldenskate.com/2014/07/elena-radionova/
Breve riassunto:
Due stagioni al top con
due titoli mondiali junior consecutivi conquistati (prima fanciulla a riuscire in questa impresa) e un tour (Show of the campion) che l’ha portata ad esibirsi in diverse città russe. Tanto entusiasmo ma anche
testa e piedi per terra. Sa che questo è solo
il primo gradino di una scala per raggiungere l’elite del pattinaggio mondiale e che per farlo dovrà lavorare parecchio. Non era abituata ad esibirsi così tanto negli show. All’inizio era un po’ nervosa ma con il passare del tempo ha acquistato calma e sicurezza.
Nel frattempo ha trovato il tempo per allenarsi e lavorare sui due nuovi programmi: lo
short program sarà
un flamenco con musica in parte cantata e il
free skating invece una
selezione di musiche di Rachmaninov. Entrambi i programmi puntano a far crescere la maturità espressiva di Elena e sono qualcosa di completamente diverso rispetto a quanto proposto in passato. La guida è sempre quella di Inna Goncharenko e le coreografie sono state curate da
Elena Maslennikova e Ilia Averbukh.Questa estate è in programma un training camp a Novogorsk, vicino Mosca.
La stagione passata l’ha vista emergere già tra i senior nel
circuito Grand Prix, dove è andata a medaglia nelle tappe dove ha partecipato (argento a NHK e bronzo a Skate America) e chiudendo quarta alla finale. Ai nazionali russi è arrivata seconda dietro Sotnikova nel 2013 e terza nel 2014,
ma non ha potuto partecipare alle olimpiadi di Sochi in quanto troppo giovane (ha compito 15 anni lo scorso gennaio).
L’obiettivo è quello di riuscire a partecipare a Europei e Mondiali nel 2015 e per farlo deve alzare l’asticella: nuove trottole, salti più difficili e sta lavorando sulla combinazione triplo-triplo-triplo. Si sta allenando tantissimo, ma per il momento non si parla di quadrupli.
Il campo femminile delle pattinatrici russe è davvero molto agguerrito, la competizione interna fortissima ma Elena non pare eccessivamente preoccupata. E’ concentrata solo sul duro lavoro che deve fare e poi si vedrà quel che succederà. Cerca di non pensarci troppo.
Si allena nello stesso club di Sotnikova (CSKA) ma con allenatori diversi.
Il titolo olimpico di Adelina l’ha colta di sorpresa, non si aspettava questo risultato ma riconosce che ha fatto un ottimo lavoro, meritando quanto ottenuto. Allenandosi con lei, sa quanto abbia duramente lavorato e come si sia preparata per i giochi olimpici.
Elena ammette che pattinare accanto ad Adelina è sicuramente uno stimolo e un esempio da seguire su come ci si deve allenare.Elena in autunno parteciperà a due tappe Grand Prix:
Skate America e Trophée Bompard.